Blog di Currencycloud Luglio 17, 2019

Prestiti più facili e veloci: il futuro del lendtech

Il segmento lendtech, meglio noto come settore dei “prestiti alternativi”, ha agevolato molto l’accesso ai finanziamenti a persone fisiche e PMI.

Dopo la recessione, la possibilità di ottenere prestiti è drasticamente diminuita soprattutto per le PMI, con gli istituti di credito preoccupati di ridurre i rischi. Sono così scese in campo le società di prestiti alternativi, utilizzando soluzioni tecnologiche smart per fornire servizi più facili e veloci a clienti privati e aziende in cerca di finanziamenti.

Se prima una PMI doveva attendere anche fino a un mese o più per ottenere un piccolo prestito da una banca, ora può ricevere i fondi necessari da una lendtech in meno di 24 ore.

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La differenza fondamentale risiede nella capacità delle lendtech di basare le decisioni di approvazione di un prestito sull’analisi di molti più dati (tra cui le prestazioni finanziarie e di settore, i dati di mercato e il sentiment, le notizie pertinenti e i fattori esterni di rischio), non solo sul credit score tradizionale.

La caratteristica delle lendtech di studiare e prevedere dettagliatamente la probabilità di ripagare un prestito consente al settore non solo di ridurre il rischio di default, ma anche di rivolgersi a molti più clienti, che in passato non avevano accesso ai servizi delle banche tradizionali.

Customer experience più smart

Questo spiega perché, in genere, le lendtech sono considerate società che operano secondo modelli di business di successo ed economicamente validi, attirando così investimenti di altissimo livello.

Ad esempio, a giugno 2019, la società di prestiti digitali Blend ha raccolto 130 milioni di dollari in finanziamenti da Temasek e General Atlantic, mentre Softbank ha confermato un investimento di 200 milioni di dollari nella società di prestiti brasiliana Creditas.

L’interesse nutrito dagli investitori è in parte giustificato dal fatto che le lendtech hanno grandi opportunità di collaborare con le banche tradizionali e di aiutarle a offrire una customer experience migliore, senza dover reinventare i sistemi esistenti.

prestiti alternativi

Più prestiti per le aziende

Un recente esempio è quello di Provident Bank, un istituto di credito del New Jersey, che all’inizio dell’anno ha annunciato la collaborazione con la società di lendtech Fundation per offrire più prestiti alle piccole imprese.

Josephine Moran, vicepresidente esecutiva e dirigente dell’ufficio Retail Banking di Provident, ha commentato: “Questa partnership ci consentirà di servire efficacemente il mercato in crescita delle piccole imprese fornendo il capitale di cui molte di loro hanno bisogno per svilupparsi e ottenere il massimo. Le imprese, a loro volta, potranno prosperare e creare nuovi posti di lavoro nelle nostre comunità.”

Non c’è dubbio che le lendtech continueranno a progredire, attraverso partnership con altri istituti finanziari o perseguendo investimenti in autonomia.

Un aiuto dalle fintech

Per continuare a distinguersi sul mercato, però, le lendtech dovranno fornire sempre più servizi extra oltre a quelli di base. La sola capacità di concedere prestiti in modo facile e veloce non sarà sufficiente e possiamo aspettarci una maggiore diversificazione dell’offerta.

Ad esempio, potrebbero offrire carte di credito personalizzate, linee di credito rotative, corsi di formazione in finanza e consulenza su come ripagare i prestiti più rapidamente. Un’altra strategia che potrebbero adottare consiste nel proporre servizi di terze parti di fiducia, come i pagamenti transfrontalieri e le funzioni di cambio di Currencycloud, creando un unico hub che i clienti possono usare per gestire tutti gli aspetti delle proprie finanze.

Le lendtech continueranno a migliorare: i clienti le sceglieranno per un prestito, ma la promessa di un’esperienza di livello superiore fidelizzerà molti di loro.

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